
legislazione
italiana
di
diritto della navigazione e dei trasporti
Allegato 2
al Decreto Legislativo 8 luglio 2005, n. 171
CODICE DELLA NAUTICA DA DIPORTO
e attuazione della direttiva 2003/44/CE, a norma dell'articolo 6 della legge 8 luglio 2003, n. 172.
pubblicato nella Gazzetta Ufficiale n.202 del 31 agosto 2005 - Suppl. Ord. n. 148
Allegato II - REQUISITI ESSENZIALI.
Osservazione preliminare:
Ai fini del presente allegato il termine
«unità» designa le unità da
diporto e le moto d'acqua.
A. REQUISITI ESSENZIALI DI SICUREZZA PER LA PROGETTAZIONE E LA COSTRUZIONE DELLE UNITÀ.
1. Categorie di progettazione delle unità
Categoria di progettazione
|
Forza del vento
(Scala Beaufort) |
Altezza significativa delle onde
da prendere in considerazione
(H1/3, metri) |
A “In alto mare” B “Al largo” C “In prossimità della costa” D “In acque protette” |
> 8 =< 8 =< 6 =< 4 |
> 4 =< 4 =< 2 =< 0.3 |
Definizioni:
A. In alto mare: progettate per viaggi di lungo corso, in cui
la forza del vento può essere superiore ad 8 (Scala
Beaufort) e l'altezza significativa delle onde superiore a
4 m, ma ad esclusione di circostanze anomale; imbarcazioni ampiamente
autosufficienti.
B. Al largo: progettate per crociere d'altura, in cui la forza del vento può essere pari a 8 e l'altezza significativa delle onde può raggiungere 4 m.
C. In prossimità della costa: progettate per crociere in acque costiere, grandi baie, estuari, fiumi e laghi, in cui la forza del vento può essere pari a 6 e l'altezza significativa delle onde può raggiungere 2 m.
D. In acque protette: progettate per crociere in acque costiere riparate, in piccole baie, laghi, fiumi e canali, in cui la forza del vento può essere pari a 4 e l'altezza significativa delle onde può raggiungere 0,3 m, con onde occasionali di altezza massima pari a 0,5 m, ad esempio a causa di imbarcazioni di passaggio.
Le unità da diporto di ciascuna categoria devono essere progettate e costruite conformemente a questi parametri per quanto riguarda stabilità, galleggiamento e gli altri pertinenti requisiti essenziali elencati nel presente allegato II e per essere dotate di buone caratteristiche di manovrabilità.
2. Requisiti generali.
I prodotti di cui all'articolo 4, comma 1, lettera a) devono essere
conformi ai requisiti essenziali nella misura in cui questi sono loro
applicabili.
2.1. Identificazione dell'unità.
Ogni unità reca una marcatura con il numero di
identificazione, comprendente le seguenti informazioni:
codice del costruttore;
Paese di costruzione;
numero di serie unico;
anno di costruzione;
anno del modello.
La norma armonizzata pertinente fornisce i dettagli di tali requisiti.
2.2. Targhetta del costruttore.
Ogni unità da diporto: reca una targhetta fissata in modo
inamovibile, separata dal numero d'identificazione dello scafo,
contenente le seguenti informazioni:
nome del costruttore;
marcatura «CE» (vedi allegato III);
categoria di progettazione di cui al punto 1;
portata massima consigliata dal costruttore di cui al punto 3.6 escluso
il peso del contenuto dei serbatoi fissi pieni;
numero di persone raccomandate dal fabbricante per il cui trasporto
l'unità da diporto è stata concepita.
2.3. Protezioni contro la caduta in mare e mezzi di rientro a bordo.
A seconda della categoria di progettazione, le unità da
diporto sono progettate in modo da ridurre al minimo il rischio di
caduta in mare e da facilitare il rientro a bordo.
2.4. Visibilità a partire dalla posizione
principale di governo.
In condizioni normali di uso, (velocità e carico), la
posizione principale di governo nelle unità da diporto a
motore consente al timoniere una buona visibilità a
360°.
2.5. Manuale del proprietario.
Ogni unità da diporto è fornita di un manuale del
proprietario in lingua italiana e nella lingua (o nelle lingue) del
Paese in cui è commercializzata. Detto manuale
dovrà più particolarmente attirare l'attenzione
sui rischi di incendio e di allagamento e conterrà le
informazioni elencate ai punti 2.2, 3.6 e 4, nonchè i dati
relativi al peso a vuoto dell'unità da diporto in
chilogrammi.
3. Resistenza e requisiti strutturali.
3.1. Struttura.
La scelta e la combinazione dei materiali e la costruzione devono
assicurare all'unità da diporto una resistenza adatta da
tutti i punti di vista. Particolare attenzione si presterà
alla categoria di progettazione di cui al punto 1 e alla portata
massima consigliata dal costruttore di cui al punto 3.6.
3.2. Stabilità e bordo libero.
L'unità da diporto ha una stabilità e un bordo
libero adatti alla categoria di progettazione di cui al punto 1 e alla
portata massima consigliata dal costruttore, di cui al punto 3.6.
3.3. Galleggiabilità.
L'unità da diporto è costruita in modo da
garantire caratteristiche di galleggiabilità adeguate alla
sua categoria di progettazione ai sensi del punto 1 e alla portata
massima consigliata dal costruttore, di cui al punto 3.6. Tutte le
unità da diporto multiscafo abitabili devono essere
progettate in modo da avere una sufficiente galleggiabilità
per restare a galla in posizione rovesciata. Le unità da
diporto inferiori a 6 metri, sono munite di una riserva di
galleggiabilità per consentire loro di galleggiare in caso
di allagamento quando siano utilizzate conformemente alla loro
categoria di progettazione.
3.4. Aperture nello scafo, nel ponte e nella sovrastruttura.
Le aperture nello scafo, nel ponte (o nei ponti) e nella sovrastruttura
non pregiudicano la resistenza strutturale dell'unità da
diporto e la sua resistenza agli agenti atmosferici quando si trovano
in posizione chiusa. Finestrature, oblò e portelli dei
boccaporti resistono alla pressione dell'acqua prevedibile nella loro
posizione specifica, nonchè alle eventuali punte di carico
applicate dalla massa delle persone che si muovono in coperta. Le
tubazioni attraversanti lo scafo, progettate per consentire il
passaggio di acqua dentro o fuori dello scafo, al di sotto della linea
di galleggiamento corrispondente alla portata massima consigliata dal
costruttore, di cui al punto 3.6, sono munite di chiusure prontamente
accessibili.
3.5. Allagamento.
Tutte le unità da diporto sono progettate in modo da ridurre
al minimo il rischio di affondamento. Occorre riservare particolare
attenzione:
ai pozzetti e gavoni, che devono essere autovuotanti o disporre di
altri mezzi efficaci per impedire all'acqua di penetrare all'interno
dell'unità da diporto;
agli impianti di ventilazione;
all'evacuazione dell'acqua con apposite pompe o altri mezzi.
3.6. Portata massima consigliata dal costruttore.
La portata massima consigliata dal costruttore [carburante, acqua,
provviste, attrezzi vari e persone (in chilogrammi)] per la quale
l'unità da diporto è stata progettata,
è determinata in funzione della categoria di progettazione
(punto 1), della stabilità e del bordo libero (punto 3.2),
della galleggiabilità e del galleggiamento (punto 3.3).
3.7. Alloggiamento della zattera di salvataggio.
Tutte le unità da diporto delle categorie A e B,
nonchè quelle appartenenti alle categorie C e D di lunghezza
superiore ai 6 metri sono munite di uno o più alloggiamenti
per una o più zattere di salvataggio sufficientemente
capienti per contenere il numero di persone raccomandato dai
fabbricanti che, secondo la progettazione, possono trovarsi a bordo
durante la navigazione. Gli alloggiamenti sono di pronto accesso in
qualsiasi momento.
3.8. Evacuazione.
Tutte le unità da diporto multiscafo abitabili di lunghezza
superiore a 12 metri sono munite di un mezzo di evacuazione efficace in
caso di rovesciamento. Tutte le unità da diporto multiscafo
abitabili sono munite di un mezzo di evacuazione efficace in caso di
incendio.
3.9. Ancoraggio, ormeggio e rimorchio.
A seconda della categoria di progettazione e delle caratteristiche,
tutte le unità da diporto sono munite di uno o
più attacchi per punti d'ancoraggio o di altro dispositivo
atto a reggere in condizioni di sicurezza i carichi di ancoraggio, di
ormeggio e di rimorchio.
4. Caratteristiche di manovra.
4.1. Il costruttore provvede affinchè le caratteristiche di manovra dell'unità da diporto con il motore più potente per il quale l'unità da diporto è progettata e costruita siano soddisfacenti. In conformità della norma armonizzata la potenza massima nominale di tutti i motori destinati alle unità da diporto deve essere specificata nel manuale fornito al proprietario.
5. Requisiti relativi ai componenti e alla loro installazione.
5.1. Motori e compartimenti motore.
5.1.1. Motore entrobordo.
Tutti i motori entrobordo si trovano in un vano chiuso e isolato dai
locali alloggio e sono installati in modo da ridurre al minimo il
rischio di incendi o di propagazione di incendi nonchè i
pericoli derivanti da fumi tossici, calore, rumore o vibrazioni nei
locali alloggio. Le parti del motore e gli accessori che richiedono una
frequente ispezione e/o manutenzione sono facilmente accessibili. I
materiali isolanti posti all'interno dei compartimenti motore sono
incombustibili.
5.1.2. Ventilazione.
Il vano motore deve essere ventilato. È necessario evitare
l'ingresso di acqua nel vano motore attraverso le prese d'aria.
5.1.3. Parti esposte.
Le parti esposte del motore in movimento o calde che possono causare
lesioni alle persone devono essere efficacemente protette, a meno che
il motore non sia già rinchiuso o comunque isolato nel suo
vano.
5.1.4. Avviamento dei motori fuoribordo.
Tutte le unità da diporto munite di motori fuoribordo
dispongono di un dispositivo atto ad impedire l'avviamento del motore
con marcia inserita, tranne il caso in cui:
a) il motore fornisca meno di 500 N di spinta statica;
b) il motore disponga di un dispositivo di strozzamento che limiti la
spinta a 500 N al momento dell'avviamento.
5.1.5. Moto d'acqua funzionanti senza conducente.
Le moto d'acqua sono progettate o con un dispositivo automatico di
arresto del motore o con un dispositivo automatico che obbliga il
veicolo a descrivere un movimento circolare in avanti a
velocità ridotta quando il conducente scende deliberatamente
dall'unità o cade in acqua.
5.2. Sistemi di alimentazione del carburante.
5.2.1. Considerazioni generali.
I dispositivi e le installazioni destinati al rabbocco, stivaggio,
sfiato e alimentazione di carburante sono progettati ed installati in
modo da ridurre al minimo il rischio d'incendio e di esplosione.
5.2.2. Serbatoi di carburante.
I serbatoi, le tubazioni e le manichette per il carburante sono posti
in una posizione sicura e separati o protetti da qualsiasi fonte
significativa di calore. Il materiale dei serbatoi ed i loro sistemi di
costruzione sono adatti alla loro capacità e al tipo di
carburante. Tutti gli spazi contenenti i serbatoi debbono essere
ventilati. La benzina viene conservata in serbatoi che non formino
parte integrante dello scafo e siano:
a) isolati dal vano motore e da ogni altra fonte di ignizione;
b) isolati dai locali di alloggio.
Il gasolio può essere conservato in serbatoi facenti parte
integrante dello scafo.
5.3. Impianto elettrico.
Gli impianti elettrici sono progettati e installati in modo da
garantire un funzionamento corretto dell'unità da diporto in
condizioni di uso normale, e ridurre al minimo il rischio d'incendio e
di elettrocuzione. Particolare attenzione è rivolta alla
protezione dai sovraccarichi e dai cortocircuiti di tutte le reti,
fatti salvi i circuiti di accensione del motore, alimentate da
batterie. Deve essere garantita una ventilazione per evitare l'accumulo
di gas eventualmente emessi dalle batterie. Queste ultime sono
assicurate fermamente e protette dalle infiltrazioni d'acqua.
5.4. Sistema di governo.
5.4.1. Considerazioni generali.
I sistemi di governo sono progettati, costruiti ed installati in modo
da garantire la trasmissione delle forze di governo in condizioni di
funzionamento prevedibili.
5.4.2. Dispositivi di emergenza.
Le unità da diporto a vela e le unità da diporto
con un solo motore entrobordo dotate di sistemi di governo con comando
a distanza sono munite di dispositivi di emergenza per il governo
dell'unità da diporto a velocità ridotta.
5.5. Impianto del gas.
Gli impianti del gas per uso domestico sono del tipo a prelievo di
vapore e vengono progettati ed installati in modo da evitare perdite ed
il rischio di esplosione e in modo da controllarne la tenuta. I
materiali ed i componenti sono adatti al tipo specifico di gas
utilizzato per resistere alle sollecitazioni ed agli agenti incontrati
in ambienti marino. Ciascun apparecchio è munito di
dispositivo di sicurezza contro lo spegnimento della fiamma. Ogni
apparecchio che consuma gas deve essere alimentato da un ramo distinto
del sistema di distribuzione e ogni apparecchio deve essere controllato
da un dispositivo di chiusura separato. Deve essere prevista una
ventilazione adeguata per prevenire i rischi dovuti ad eventuali
perdite di prodotti di combustione. Tutte le unità da
diporto aventi un impianto del gas fisso sono dotate di un
compartimento isolato per contenere le bombole del gas. Il
compartimento è isolato dai locali di alloggio, accessibile
solo dall'esterno e ventilato verso l'esterno in modo che qualsiasi
fuga di gas sia convogliata fuoribordo. Gli impianti del gas fissi sono
collaudati dopo l'installazione.
5.6. Protezione antincendio.
5.6.1. Considerazioni generali.
Il tipo di equipaggiamento installato e l'allestimento
dell'unità da diporto tengono conto del rischio d'incendio e
di propagazione del fuoco. È riservata particolare
attenzione all'ambiente circostante gli apparecchi a fiamma libera, le
zone calde o i motori e le macchine ausiliarie, ai traboccamenti di
olio e di carburante, alle conduttore di olio e carburante non
ricoperte ed è evitata la presenza di fili elettrici al di
sopra delle parti calde delle macchine.
5.6.2. Attrezzatura antincendio.
L'unità è fornita di un'attrezzatura antincendio
adatta al tipo di rischio o la posizione e la capacità
dell'attrezzatura antincendio adatta al tipo di rischio sono indicate.
Le imbarcazioni non sono messe in servizio finchè non sia
stata installata l'appropriata attrezzatura antincendio. I vani dei
motori a benzina sono protetti con un sistema estintore che consenta di
evitare l'apertura del vano in caso di incendio. Gli estintori
portatili sono fissati in punti facilmente accessibili ed uno
è collocato in modo da poter essere facilmente raggiunto
dalla posizione principale di governo dell'unità.
5.7. Fanali di navigazione.
Laddove installati, i fanali di navigazione devono essere conformi alla
regolamentazione COL REG 1972, quale successivamente modificata o
CEVNI, a seconda dei casi.
5.8. Prevenzione dello scarico e impianti che consentono di
trasferire i rifiuti a terra.
Le unità sono costruite in modo da evitare lo scarico
accidentale fuori bordo di sostanze inquinanti (olio, carburante,
ecc.).
Le unità fornite di servizi igienici devono essere munite:
a) di serbatoi, oppure
b) di dispositivi che consentono l'installazione di serbatoi.
Le unità dotate di serbatoi installati permanentemente sono
fornite di una connessione di scarico standard per consentire ai tubi
degli impianti di scarico di essere collegati alla tubazione di scarico
dell'imbarcazione. Inoltre i tubi destinati all'evacuazione dei rifiuti
umani attraversanti lo scafo debbono essere dotati di valvole che ne
consentano la chiusura a tenuta stagna.
B. REQUISITI ESSENZIALI RELATIVI ALLE EMISSIONI DI GAS DI SCARICO DEI MOTORI DI PROPULSIONE.
I motori di propulsione devono essere conformi ai seguenti requisiti essenziali relativi alle emissioni di gas di scarico.
1. Identificazione del motore.
1.1. Su ogni motore figurano chiaramente le informazioni seguenti:
marchio commerciale o nome commerciale del costruttore del
motore;
tipo del motore, famiglia del motore, se del caso;
un numero di identificazione unico del motore;
la marcatura CE, nei casi previsti dall'art. 8.
1.2. Le diciture suddette devono essere chiaramente leggibili ed indelebili e rimanere tali per la durata normale d'esercizio del motore. Se sono utilizzate etichette o targhette, esse devono essere apposte in modo da rimanere fissate per la durata normale di esercizio del motore e da non poter essere rimosse senza essere distrutte o cancellate.
1.3. Le diciture suddette devono essere apposte in una parte del motore necessaria per il suo normale funzionamento e che abitualmente non richiedono una sostituzione per tutta la durata di esercizio del motore.
1.4. Le diciture suddette devono essere collocate in modo da essere immediatamente visibili da una persona normale dopo che il motore è stato assemblato con tutti i componenti necessari per il suo funzionamento.
2. Requisiti relativi alle emissioni di gas di scarico.
I motori di propulsione devono essere progettati, costruiti e
assemblati in modo tale che, se correttamente installati e in uso
normale, le loro emissioni non superino i valori limite risultanti
dalla tabella seguente:
Tabella 1
Gk/kWh
TIPO
|
monossido di carbonio
|
idrocarburi
|
Ossidi di
azoto |
Particolato PT
|
||||
A
|
B
|
n
|
A
|
B
|
n
|
|||
Motore a scoppio due tempi |
150,0
|
600,0
|
1,0
|
30,0
|
100,0
|
0,75
|
10,0
|
Non applicabile
|
Motore a scoppio quattro tempi |
150,0
|
600,0
|
1,0
|
6,0
|
50,0
|
0,75
|
15,0
|
Non applicabile
|
Accensione per compressione |
5,0
|
0
|
0
|
1,5
|
2,0
|
0,5
|
9,8
|
1,0
|
A, B e n sono valori costanti indicati nella tabella, PN è la potenza nominale del motore in kW e le emissioni di gas di scarico sono misurate conformemente alla norma armonizzata EN ISO 8178-1:1996.
Per i motori di potenza superiore a 130 kW sono utilizzati i cicli di funzionamento E3 (IMO) o ES (nautica da diporto).
I carburanti di riferimento da utilizzare per le prove di emissione per i motori alimentati a benzina o a diesel sono specificati nella direttiva 98/69/CE, (allegato IX, tabelle 1 e 2) e per i motori alimentati con gas di petrolio liquefatto sono specificati nella direttiva 98/77/CE.
3. Durata.
Il costruttore del motore fornisce istruzioni per l'installazione e la
manutenzione del motore che, se applicate, devono consentire al motore
di mantenersi conforme ai limiti di cui sopra per tutta la durata
normale di esercizio del motore e in condizioni d'uso normali.
Queste informazioni sono ottenute dal costruttore del motore effettuando preliminarmente una prova di resistenza, basata su cicli di funzionamento normali, e calcolando l'usura dei componenti; in questo modo il costruttore potrà predisporre e pubblicare le istruzioni per la manutenzione con tutti i nuovi motori immessi in commercio per la prima volta.
La durata normale dei motori è considerata la
seguente:
a) per i motori entrobordo o entrobordo con comando a poppa con o senza
scarico integrato: 480 ore o 10 anni (la prima di queste
eventualità a verificarsi);
b) per i motori di moto d'acqua: 350 ore o cinque anni (la prima di
queste eventualità a verificarsi);
c) per i motori fuoribordo: 350 ore o 10 anni (la prima di queste
eventualità a verificarsi).
4. Manuale del proprietario.
Con ogni motore è fornito un «manuale del
proprietario» redatto in lingua italiana e nella lingua (o
nelle lingue) del Paese in cui è commercializzato.
Il manuale deve:
a) fornire istruzioni per l'installazione e la manutenzione necessarie
per il corretto funzionamento del motore secondo i requisiti di cui al
paragrafo 3 (durata);
b) specificare la potenza del motore misurata conformemente alla norma
armonizzata.
C. REQUISITI ESSENZIALI RELATIVI ALLE EMISSIONI ACUSTICHE.
Le unità da diporto con motore entrobordo o motore entrobordo con comando a poppa senza scarico integrato, le moto d'acqua e i motori fuoribordo e i motori entrobordo con comando a poppa con scarico integrato devono essere conformi ai seguenti requisiti essenziali relativi alle emissioni acustiche.
1. Livelli di emissione acustica.
1.1. Le unità da diporto con motore entrobordo o entrobordo con comando a poppa senza scarico integrato, le moto d'acqua e i motori fuoribordo e i motori entrobordo con comando a poppa con scarico integrato sono progettati, costruiti e assemblati in modo che le emissioni acustiche misurate conformemente alla prova definita nella norma armonizzata EN ISO 14509, non superino i valori limite indicati nella tabella seguente:
Potenza di ciascun motore
in kW |
Livello massimo di pressione
sonora = LpASmax
in dB |
PN =< 10
|
67
|
10 < PN =< 40
|
72
|
PN > 40
|
75
|
PN = potenza nominale del motore in kWh alla
velocità nominale e
LpASmax = livello massimo di pressione sonora in dB.
Per le unità con due o più motori di qualsiasi tipo può essere applicata una tolleranza di 3 dB.
1.2. In alternativa alle prove di misura del suono, le unità da diporto con motore entrobordo o entrobordo con comando a poppa, senza scarico integrato, sono considerate conformi ai requisiti relativi alle emissioni acustiche se hanno un numero di Froude pari a &60; 1,1 e un rapporto potenza/dislocamento pari a &60; 40 e se il motore e il sistema di scarico sono installati conformemente alle specifiche del costruttore del motore.
1.3. Il «numero di Froude» è calcolato dividendo la velocità massima dell'imbarcazione V (m/s) per la radice quadrata della lunghezza della linea al galleggiamento lwl (m) moltiplicata per la costante gravitazionale (g = 9,8 m/s2).
Fn = V/ radice quadrata di (g.Lwl).
Il «rapporto potenza/dislocamento» è calcolato dividendo la potenza del motore P (kW) per il dislocamento dell'imbarcazione D (t) = P/D.
1.4. Quale ulteriore alternativa alle prove di misura del suono, le unità da diporto con motore entrobordo o entrobordo con comando a poppa, senza scarico integrato, sono considerate conformi ai requisiti relativi alle emissioni acustiche se i loro principali parametri di progettazione sono identici o compatibili con quelli di una unità di riferimento certificata rispetto alle tolleranze specificate nella norma armonizzata.
1.5. Per «unità di riferimento certificata» s'intende una specifica combinazione scafo/motore entrobordo o entrobordo con comando a poppa, senza scarico integrato, di cui è stata accertata la conformità ai requisiti relativi alle emissioni acustiche, misurata conformemente al punto 1.1., e per la quale tutti i principali parametri di progettazione e le misure di livello sonoro appropriati sono stati inclusi successivamente nell'elenco pubblicato delle unità di riferimento certificate.
2. Manuale del proprietario.
Per le unità da diporto con motore entrobordo o entrobordo
con comando a poppa con o senza scarico integrato e le moto d'acqua, il
manuale del proprietario di cui all'allegato II, paragrafo A, punto
2.5, comprende le informazioni necessarie per mantenere
l'unità e il dispositivo di scarico in una condizione che,
nella misura del possibile, garantirà la
conformità ai valori limite di rumore specificati nell'uso
normale.
Per i motori fuoribordo, il manuale del proprietario di cui
all'allegato II, paragrafo B, punto 4, fornisce le istruzioni
necessarie per mantenere il motore fuoribordo in una condizione che,
nella misura del possibile, garantirà la
conformità ai valori limite di rumore specificati nell'uso
normale.».
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