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ENZO FOGLIANI
Trasporto aereo di cani
guida per disabili e sbarco forzato della passeggera allergica
Corretto appare il comportamento del
comandante nel caso dello sbarco forzato del 28 settembre 2017,
verificatosi all’aeroporto di Baltimora allorché
una signora, munita di carta di imbarco e regolarmente imbarcata,
è stata costretta dalla polizia con la forza a scendere
dall’aereo (www.ilmessaggero.it). La signora infatti, una
volta accortasi della presenza a bordo di due cani guida per disabili,
aveva dato in escandescenze affermando di essere allergica ai cani e
pretendendo che fossero sbarcati. In questo caso lo sbarco forzato appare rispondere ai criteri della sicurezza della spedizione, in quanto il comportamento della donna costituiva un pericolo per gli altri passeggeri. Del resto, una volta che la passeggera aveva dichiarato di essere seriamente allergica ai cani, tanto da perdere il controllo di sé, il comandante doveva scegliere fra sbarcare lei oppure sbarcare i cani guida (e verosimilmente i passeggeri disabili che essi accompa-gnavano) ledendo i diritti dei due disabili già imbarcati di essere accompagnati dai propri cani. Nel nostro ordinamento, il reg. (CE) n. 1107/2006 stabilisce il divieto di rifiutare il trasporto per motivi di disabilità, salvo eccezioni giustificate da motivi di sicurezza o dalle caratteristiche tecniche dell’aereo che non può imbarcare il passeggero disabile, circostanze del tutto estranee alla situazione esaminata. E non era questo il caso. La scelta del comandante di sbarcare la passeggera fuori controllo e asseritamente allergica piuttosto che i cani guida appare condivisibile, perché certamente la signora rappresentava un pericolo per la comunità viaggiante; sia perché era fuori di sé — tanto che sono dovuti intervenire agenti di polizia — sia perché non era da escludersi una grave reazione allergica du-rante il volo, visto che comunque si sarebbe trovata in ambiente in cui i cani, anche se fossero stati sbarcati, erano comunque stati. Lo sbarco, inoltre, sembra sia stato conforme a quanto previsto dalle condizioni di trasporto, atteso che la compagnia aerea ha dichiarato che «le nostre regole prevedono di negare l’imbarco ad un cliente che, se sprovvisto di certificato medico, sostenga di poter avere reazioni allergiche potenzialmente letali e non può volare senza problemi per la presenza di animali a bordo». Peraltro, la donna è stata poi arrestata e incriminata per comportamento ostile, rifiuto di obbedire ad un ordine della polizia, disturbo della quiete pubblica e resistenza all’arresto (fonte: dagospia.com). Enzo Fogliani. |
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