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Sez. 5, Sentenza n. 3528 del 07/03/2012
Presidente: Adamo M. Estensore: Cappabianca A. Relatore: Cappabianca A. P.M. Sepe EA. (Conf.)
Saras Raffinerie Sarde Spa (Marongiu ed altri) contro Min. Economia Finanze ed altri (Avv. Gen. Stato)
(Rigetta, App. Cagliari, 10/03/2007)
TRIBUTI ERARIALI INDIRETTI - TRIBUTI ANTERIORI ALLA RIFORMA DEL 1972 - TRIBUTI DOGANALI (DIRITTI DI CONFINE - DAZI ALL'IMPORTAZIONE ED ALLA ESPORTAZIONE - DIRITTI DOGANALI) - DIRITTI MARITTIMI - TASSA DI SBARCO - Tassa di sbarco e di imbarco - Disciplina ex art. 28 legge n. 84 del 1994 - Applicazione - Scalo - Individuazione.
Legge 28/01/1994 num. 84 art. 28 com. 6
Legge 27/12/2006 num. 296 art. 1 com. 986
DPR 28/05/2009 num. 107
La tassa portuale sulle operazioni di sbarco e di imbarco delle merci prevista dall'art. 28, sesto comma, della legge 28 gennaio 1994, n. 84, si applica nello scalo che, indipendentemente dalla titolarità del diritto di proprietà e dall'utilizzazione dei servizi portuali resi dalle società di cui si sono trasformate le compagnie e i gruppi portuali, è collocato all'interno della circoscrizione di un'area portuale che è determinata con il D.M. previsto dagli artt. 4, quarto comma, e 6, settimo comma, della legge, e che segna i confini spaziali in cui sono esercitati i poteri autoritativi della relativa autorità portuale; tale opzione interpretativa trova riscontro, altresì, nell'art. 1, comma 986 della legge 27 dicembre 2006, n. 296 e nel regolamento di cui al d.P.R. 28 maggio 2009, n. 107, ove si è ribadita la soggezione delle navi a tutte le tasse connesse alle operazioni che si svolgono in quelle aree portuali, sebbene non siano "porti" in senso stretto.
(pagina a cura di Enzo
Fogliani - aggiornata il 20.9.2012)
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