Sezz. U, Sentenza n. 411 del 12/01/2007

Presidente: Ianniruberto G.  Estensore: Mensitieri A.  Relatore: Mensitieri A.  P.M. Palmieri R. (Conf.)
Solarium Di Muscella Tiziana Sas (Del Federico ed altri) contro Min. Economia e Finanze ed altri (Avv. Gen. Stato)
(Rigetta e dichiara giurisdizione, App. L'Aquila, 20 Maggio 2003)

GIURISDIZIONE CIVILE - GIURISDIZIONE ORDINARIA E AMMINISTRATIVA - AUTORIZZAZIONI E CONCESSIONI - Canoni - Controversie - Giurisdizione del giudice ordinario e del giudice amministrativo - Ripartizione - Criteri - Concessione di demanio marittimo - Canone - Controversie - Giurisdizione dell'A.G.A..

NAVIGAZIONE (DISCIPLINA AMMINISTRATIVA) - MARITTIMA ED INTERNA - DEMANIO MARITTIMO - CONCESSIONI DI USO - CONCESSIONARIO - IN GENERE - Canoni - Controversie - Giurisdizione del giudice ordinario e del giudice amministrativo - Ripartizione - Criteri - Concessione di demanio marittimo - Canone - Controversie - Giurisdizione dell'A.G. A.

Legge 21/12/1961 num. 1501 art. 2 comma 3
Legge 06/12/1971 num. 1034 art. 5
Legge 01/12/1981 num. 692 art. 2 comma 3
DPR 15/02/1952 num. 328 art. 16

Le controversie concernenti indennità, canoni o altri corrispettivi, riservate, in materia di concessioni amministrative, alla giurisdizione del giudice ordinario sono solo quelle con un contenuto meramente patrimoniale, senza che assuma rilievo un potere d'intervento della P.A. a tutela di interessi generali; quando, invece, la controversia coinvolge la verifica dell'azione autoritativa della P.A. sull'intera economia del rapporto concessorio, la medesima è attratta nella sfera di competenza giurisdizionale del giudice amministrativo. Ricorre pertanto la giurisdizione del giudice amministrativo a conoscere della legittimità del provvedimento di determinazione del canone di concessione di beni del demanio marittimo (ai sensi dell'art. 2 della legge n. 1501 del 1961, dell'art.16, comma terzo, d.P.R. n. 328 del 1952 e dell'art. 5, comma primo, d.l. n. 546 del 1981), in relazione al quale è ravvisabile un potere discrezionale della P.A. concedente, come risulta dalla previsione di un canone minimo e di aumenti calcolati in rapporto alle caratteristiche oggettive ed alle capacità reddituali dei beni, nonché alle effettive utilizzazioni consentite.




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