I Medicinali generici.


Dal primo settembre 2001 è in vigore la normativa che privilegia i medicinali generici rispetto alle specialità medicinali.
Il meccanismo del prezzo di riferimento (il Servizio Sanitario Nazionale rimborsa l'importo del medicinale generico corrispondente di prezzo più basso) è stato successivamente esteso a tutti i medicinali di cui è scaduto il brevetto sul principio attivo.

    In pratica, per i medicinali di cui è scaduto il brevetto, tutti i medicinali con la stessa composizione, lo stesso numero di dosi e la stessa via di somministrazione -confezione di riferimento- vengono considerati dal SSN corrispondenti (uguali) e pertanto valutati esclusivamente sulla base di una considerazione economica.
    Si mette in moto un meccanismo per cui le ditte, entrando in concorrenza tra di loro, riducono notevolmente i prezzi di vendita.
Il testo evidenziato in colorazioni diverse si riferisce alle nuove modalità del servizio farmaceutico in vigore nel Lazio dal 1° novembre 2001 e successivamente.
Cosa sono i medicinali "generici" Il risparmio
I generici all'italiana,
modalità del servizio farmaceutico
La disponibilità dei generici
I generici sono uguali alle specialità di marca? Consigli utili per evitare disagi

Ma cosa sono i medicinali generici?
Sia le specialità medicinali che i generici sono medicinali autorizzati dal Ministero; le specialità sono caratterizzate da un nome commerciale di fantasia, mentre i medicinali generici utilizzano principi attivi dei quali ormai è decaduto il brevetto (o la sua estensione nel tempo), e sono caratterizzati dal nome chimico del principio attivo (la sostanza responsabile dell'azione del medicinale).
Poichè il prezzo dei generici non viene gravato di tutte le spese della sperimentazione e degli studi clinici che ha dovuto affrontare la ditta che ha scoperto il medicinale (e per la quale esiste la tutela del brevetto), il medicinale generico deve costare almeno il 20% in meno della corrispondente specialità medicinale a prezzo intero. Comunque anche una specialità medicinale "copia" può costare meno dell'originale.
(è possibile consultare la lista dei principi attivi dei medicinali generici, con il prezzo di riferimento, poi tornare a questa pagina con il tasto "indietro")

I generici all'italiana.
I medicinali generici sono presenti pressochè in tutti i paesi del mondo, ed il sistema all'estero funziona in modo che il medico indica sulla ricetta il nome del principio attivo (e naturalmente della forma farmaceutica e della dose), ed il farmacista consegna il medicinale prescritto a prescindere da chi l'abbia prodotto.
In Italia invece la legge prevede che il medico debba indicare, insieme al nome del principio attivo, anche la marca (cioè il nome del titolare dell'autorizzazione al commercio), e solo se non la indica il farmacista è autorizzato a scegliere lui di quale marca consegnare il medicinale.
Come dire che siamo rimasti a metà del guado, perchè così il farmacista è costretto (come già capita per le specialità) a tenere un assortimento vastissimo (di cui una parte inevitabilmente può andare incontro a scadenza), oppure si può trovare sfornito di fronte a una "miriade" di richieste, ed essere costretto a far attendere il paziente per il tempo necessario all'approvvigionamento del generico della marca richiesta.
Dal 1° novembre 2001 il farmacista del Lazio ad ogni paziente che si presenta con la ricetta di un medicinale di cui esiste il corrispondente generico  o comunque di cui sia scaduto il brevetto sul principio attivo, a prezzo inferiore, propone di far risparmiare il Servizio Sanitario Nazionale (ed eventualmente anche il paziente) accettando la sostituzione con il generico o altra specialità corrispondente che costa meno.
Sia il medico che il paziente sono liberi di accettare la sostituzione proposta dal farmacista.
Se è il medico che non desidera che il medicinale da lui prescritto venga sostituito, appone una apposita annotazione sulla ricetta.
Se è il paziente che non accetta la sostituzione, ed il medicinale che desidera costa di più di quanto rimborsato dal SSN, dovrà corrispondere al farmacista la differenza di prezzo.

Ma il medicinale generico è davvero uguale a quello di marca?
Generico e specialità copia sono per legge uguali al corrispondente prodotto di marca, poichè autorizzati e quindi garantiti dal Ministero allo stesso modo. Ma, come in tutti i campi, qualche piccola differenza c'è.
E' come andare al supermercato, e scegliere sullo scaffale la pasta "Pinco Pallino" piuttosto che "Barilla".
La pasta è sempre pasta, ma una marca conosciuta ed apprezzata dà sempre maggiori garanzie di una marca secondaria.
C'è anche un altro punto: il medico prescrive, mettendo in gioco la propria reputazione professionale, sulla base della sua esperienza clinica e dei risultati ottenuti. Come può, da un momento all'altro, abbandonare un medicinale che ha sempre usato con buoni risultati, per un'altro che non ha mai visto nè utilizzato?
Alcune differenze ci sono tra i medicinali a base dello stesso principio attivo: a partire dalla qualità e dalla purezza delle materie prime impiegate, per continuare con gli eccipienti, che possono differenziarsi sia  nella composizione che nella quantità, per finire con i metodi di preparazione (lavorazioni e omogeneità dei preparati) e di confezione.
Queste differenze sono state valutate, da parte del Ministero, come irrilevanti ai fini dell'attività terapeutica e il  conseguimento del successo della cura, ma in alcuni casi potrebbero avere la loro importanza: la equivalenza della "biodisponibilità" teorica, a volte non è stata confermata dalla attività terapeutica.
E' esperienza comune di medici e farmacisti che molti pazienti riferiscono di efficacia diversa (e/o maggiore incidenza di effetti collaterali) in seguito all'uso di medicinali generici o di altre marche al posto delle specialità che erano soliti utilizzare.
Inoltre, le classi terapeutiche omogenee (confezioni di riferimento) fanno riferimento al principio attivo, alla dose e alla forma di somministrazione, ma non alla forma farmaceutica. Ad esempio, compresse e bustine di nimesulide sono messe sullo stesso piano, per legge, con possibilità di sostituzione, anche se è esperienza comune che l'effetto delle bustine (il medicinale arriva già sciolto nello stomaco) è diverso (più rapido) di quello delle compresse (che si devono ancora sciogliere nello stomaco).
Dal punto di vista economico quindi certe particolarità delle formulazioni vengono considerate un "lusso" , che il paziente deve pagarsi da solo, se le vuole.
In caso di patologie importanti e di medicinali "delicati", non si può fare a meno di raccomandare la massima prudenza prima di sostituire la specialità medicinale che si è sempre usata, con un medicinale di minor prezzo.
La propria salute non ha prezzo, e vale sempre il vecchio adagio: chi lascia la strada vecchia per la nuova....

Ma il risparmio?
Per l'assistito il SSN rimborsa il prezzo "di riferimento" (il prezzo più basso del corrispondente medicinale generico).
Se il paziente ritira il medicinale generico a prezzo più basso (o una specialità con lo stesso prezzo) non paga alcun ticket, viceversa se il medicinale costa di più del prezzo di riferimento si deve corrispondere la differenza ed in più la quota fissa di un euro (se l'importo del medicinale è superiore ai 5 euro).
La differenza col prezzo di riferimento dove essere corrisposta da tutti (ad eccezione degli invalidi di guerra titolari di pensione vitalizia), mentre gli esenti per patologia, i pensionati sociali e gli invalidi totali sono esentati dalla quota fissa di 1 euro.

Risparmierà molto il Servizio Sanitario Nazionale?
Il servizio Sanitario risparmierà e sta già risparmiando, in relazione alla diminuzione dei prezzi dei farmaci a cui sono costrette le ditte farmaceutiche, messe in concorrenza tra di loro per allinearsi al prezzo di rimborso.
L'ulteriore risparmio che si potrà conseguire dipenderà dal numero e dall'importanza dei medicinali che verranno via via in futuro inseriti nel sistema del prezzo di riferimento. Dapprincipio i medicinali interessati erano pochi, e la differenza da pagare per il medicinale di marca minima, ma col passare del tempo diventeranno sempre di più, anche in relazione alle nuove norme sul brevetto, che prevedono la tutela dei medicinali nuovi per un numero ridotto di anni.
Probabilmente un certo risparmio potrebbe essere raggiunto con iniziative diverse di maggiore trasparenza sul prezzo.
Le ditte più quotate che fino ad ora avevano ottenuto con le specialità i prezzi più alti saranno costrette a rinunciare ad una fetta di guadagno per abbassare il prezzo, ed allinearlo col prezzo di riferimento.
Questo è il principale obiettivo per la riduzione della spesa pubblica.
Il rischio è che la notevole diminuzione dei prezzi dei medicinali rimborsati dal Servizio Sanitario potrebbe determinare l'aumento (per compensazione) del prezzo dei medicinali a totale carico dei pazienti (tutti i medicinali non mutuabili), che graverebbe esclusivamente sul privato cittadino che deve acquistare teli farmaci.
Trascuriamo qui di addentrarci in un altro problema importante connesso con la drastica riduzione del prezzo dei medicinali: chi pagherà la ricerca farmacologica, e con quali risorse?


Disponibilità dei medicinali generici.
Purtroppo, i medicinali generici che sono scritti sulla carta non sono sempre disponibili in farmacia, nè immediatamente nè su ordinazione in tempi ragionevolmente brevi.
Questo perchè la richiesta di questi medicinali (che prima era soddisfatta con la produzione delle specialità più note, nella quantità sufficiente a far fronte alla domanda) ora è aumentata a dismisura, ben al di là delle previsioni e delle potenzialità di alcune ditte di generici.
La richiesta delle specialità utilizzate fino ad ora, tutt'a un tratto è stata dirottata per legge sui medicinali generici, ma nessuno ha la bacchetta magica ...!

Alcuni consigli per evitare disagi.
Se il vostro medico vi prescrive un medicinale generico (cioè individuato dal nome chimico del principio attivo), suggeritegli di non indicare la marca, in modo che il farmacista possa consegnarvi qualsiasi medicinale corrispondente che abbia a disposizione o che sia reperibile in commercio, a prescindere dal nome del produttore.
Se il medicinale generico non è disponibile, richiedete al medico che vi prescriva la specialità che avete sempre usato: sarà il farmacista a proporvi la sostituzione con il medicinale corrispondente a prezzo più basso, oppure se questo non è disponibile, a fronte di una minima differenza di ticket da pagare otterrete immediatamente il medicinale di cui avete bisogno.

dr. Giancarlo Fogliani.

La replica ad "Altroconsumo" sull'indagine sui generici svolta in farmacia (ottobre 2001).

Ultimo aggiornamento effettuato il 13 marzo 2003.
Pagina messa in linea il 1 settembre 2001.
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