Comunicato

        Si rende noto che il Tar Lazio – sezione III quater ha pubblicato una importante sentenza che ha respinto il ricorso proposto da una azienda farmaceutica avverso l’elenco intitolato “Liste di trasparenza dei farmaci di classe c 12 luglio 2005”, emanato ai sensi dell’art. 1, comma 2, del d.l. 27 maggio 2005 n. 87 (convertito in L. 149/05).
        La questione di diritto concerneva l’esatta applicazione del regime di sostituibilita’ tra farmaci che, nella specie, risulterebbe violato dalla sostanziale differenza intercorrente, sia nella composizione sia nella forma farmaceutica (crema e unguento), dei farmaci presi in considerazione, e, in particolare, l’interpretazione dell’espressione “aventi uguale composizione in principi attivi”.
        Il giudice, richiamandosi anche a precedenti giurisprudenziali e all’interpretazione della Corte Europea di giustizia, ha affermato che con l’espressione di equivalenza o con quella comunitaria di “essenzialmente simile” si intenda far riferimento all’ipotesi di due specialita’, una delle quali originaria ed un’altra “essenzialmente simile e quindi alla pari della prima idonea alla cura, nel caso in cui la seconda abbia “soddisfatti i criteri dell’identita’ della composizione qualitativa e quantitativa in principi attivi, dell’identita’ della forma farmaceutica e della bioequivalenza” e “non appaia, con riferimento alle conoscenze scientifiche, che essa presenta differenze significative rispetto alla specialità originale per quanto riguarda la sicurezza o l’efficacia”.
        Inoltre, il giudice ha ricordato che la formula di equivalenza resta attribuita all’Amministrazione, il che presuppone il relativo potere; inoltre, ne’ la legge ne’ l’elenco che della prima e’ espressione diretta, impongono al medico curante di prescrivere una specialita’ ritenuta equivalente ad un’altra di maggiore costo, ma rimettono la scelta del farmaco da somministrare all’apprezzamento del medico stesso, con la conseguenza che nessun pregiudizio á ravvisabile a carico della salute pubblica da un sistema siffatto.

Roma, 5 giugno 2006.