Diritto dei trasporti
1998
pag. 595

 

SEGNALAZIONI BIBLIOGRAFICHE

---  AEREO ---



GRAZIANO FABIO, Tasse aeroportuali, in Dig. comm. XV/1998, 348.

GRIGOLI MICHELE, Profili della evoluzione normativa e sistematica dell'assistenza al volo in Italia, in Trasp. 72-73/1997, 23.

--- CAMION ---

ALIBRANDI  ALFONSO, Fondamento, carattere e limiti della responsabilità del vettore terrestre per perdita o avaria, in Riv. giur. circ. 1998, 945.

Rassegna dei problemi cui ha dato luogo, nell'interpretazione dottrinale e nell'applicazione giurisprudenziale, il sistema di ripartizione dei rischi fra vettore e soggetto avente diritto alla riconsegna. Il lavoro è utilmente consultabile soprattutto per i richiami giurisprudenziali tutti piuttosto recenti.
 

BELLÉ ROBERTO, Il sistema sanzionatorio amministrativo del nuovo codice della strada. Procedimento e processo, Cedam, Padova, 1998, p. 373, L. 40.000.

CLARKE MALCOM E., International Carriage of Goods by Road: CMR, III ed., Sweet & Maxwell, London, 1997, p. XVII-589.

La terza edizione del trattato sulla Convenzione relativa al trasporto internazionale di cose su strada è arricchita di un'ampia seconda parte specificamente dedicata alla disciplina del contratto di trasporto stradale di merci secondo la legge nazionale, inglese e scozzese, attualmente in vigore nel Regno Unito.
 

MOLFESE FRANCESCO, La proprietà e le esecuzioni riguardanti gli autoveicoli nella dottrina e nella giurisprudenza, Cedam, Padova, 1997, p. 463.

MOLFESE FRANCESCO, Infrazioni e sanzioni al codice della strada. Repertorio annotato con la giurisprudenza, Cedam, Padova, 1998, p. 335, L. 40.000.

--- NAVE ---

CAFARO FERRERO, Regolamentazione del mercato e concorrenza nei settori marittimo e portuale, in Dir. mar. 1997, 1204.

Muovendo dall'analisi delle considerazioni formulate dalla Commissione europea nella lettera di messa in mora inviata al Governo italiano in data 7 maggio 1997, l'autore sviluppa alcune riflessioni in merito alla compatibilità delle norme contenute nell'art 17 della legge n. 84/1994, così come modificato dalla legge n. 647/1996, rispetto alle regole sancite dal Trattato di Roma.
 

CAMARDA GUIDO, Il trasporto marittimo e la protezione dell'ambiente nel regime giuridico della cooperazione internazionale tra i Paesi dello spazio adriatico, in Trasp. 72-73/1997, 43.

L'articolo costituisce la sintesi della relazione svolta nel corso del secondo Convegno sullo spazio adriatico, tenutosi a Dubrovnik nei giorni 26-27 aprile 1997 e tratta del problema della cooperazione quale oggetto preminente del diritto internazionale nel campo della tutela ambientale. Partendo dal richiamo introduttivo a un precedente studio svolto sempre in occasione del Convegno sullo spazio adriatico del 1994, l'autore si sofferma sull'esame del problema della sicurezza dei traffici e sulla prevenzione dall'inquinamento dell'area adriatica, con riferimento anche alle numerose convenzioni internazionali vigenti. Viene presa in esame la cooperazione nei traffici marittimi, con particolare attenzione alla portualità internazionale e all'intermodalità, nonché al sistema di cooperazione nel settore della pesca.
 

CARDILLO CARLO , Il rapporto di lavoro nautico, Cedam, Padova, 1998, p. XIV-555, L. 75.000.

Il volume tratta dei vari aspetti del lavoro nautico seguendo l'evoluzione della disciplina legislativa e della sua applicazione giurisprudenziale. L'opera si compone di dieci capitoli nei quali sono affrontate le tematiche del rapporto di lavoro marittimo con particolare riferimento alla specialità, alle fonti, ai presupposti del contratto di arruolamento analizzato nelle sue diverse  forme applicative. L'autore si sofferma in dettaglio sull'analisi delle obbligazioni inerenti al rapporto di arruolamento, analizzato nelle sue varie fasi, da quella iniziale a quella estintiva, comprendendo anche la disciplina del trattamento di fine rapporto, dello sciopero dei marittimi e della tutela previdenziale ed assistenziale attualmente vigente. L'ultimo capitolo è dedicato all'analisi delle controversie di lavoro marittimo, con particolare attenzione agli aspetti e alla normativa processuale. L'opera è completata da un'appendice nella quale è riportato il disegno di legge per l'istituzione del registro internazionale.
 

CESARO ERNESTO, Contratto di trasporto marittimo e clausole vessatorie, in Contr. imp. 1997, 490.

L'autore analizza l'impatto che la normativa sulle clausole abusive ha avuto sulla disciplina speciale dettata dal codice della navigazione in materia di contratto di trasporto marittimo di persone. Problemi di peculiare rilievo sono quelli che coinvolgono l'applicabilità della normativa comunitaria ad un contratto, quale quello de quo, le cui condizioni generali sono assoggettate ad approvazione della pubblica amministrazione. Viene inoltre preso in esame il rapporto fra la disciplina del codice della navigazione e l'autonomia delle parti anche in considerazione dell'efficacia imperativa degli art. 1469-bis ss. c.c.
 

GRAZIANO FABIO, Tasse marittime e portuali, in Dig. comm. XV/1998, 354.

SACCHETTO CLAUDIO, Stazionamento (tassa di), in Dig. comm. XV/1998, 226.

SPADI FABIO, Il Protocollo relativo alle aree specialmente protette e alla diversità biologica nel Mediterraneo (Barcellona, 10 giugno 1995) - Analisi e confronto con il Protocollo relativo alle aree del Mediterraneo particolarmente protette (Ginevra, 3 aprile 1982), in Dir. mar. 1997, 1196.

TREVES TULLIO, The Proceedings Concerning Prompt Release of Vessels and Crews before the International Tribunal for the Law of the Sea, in Dir. mar. 1997, 933.

--- MISTO ---

COLOMBINI EDGARDO, Il trasporto di persone. Parte prima, in Arch. giur. circ. 1998, 129.

L'autore analizza la normativa vigente sul trasporto stradale di persone, individuandone le caratteristiche salienti anche alla luce degli orientamenti dottrinali e delle applicazioni giurisprudenziali. In specie viene differenziato il trasporto oneroso e gratuito rispetto a quello amichevole, valutando anche il differente regime probatorio per i danni occorsi in occasione del trasporto nell'uno e nell'altro caso. Viene poi presa in esame la posizione del proprietario non conducente nei confronti del trasportato a titolo di cortesia, soffermandosi anche sulle nuove prospettive elaborate in relazione a tale ultima fattispecie di trasporto.
 

DE FILIPPIS ALFREDO - TRONCONE FULVIO (a cura di), Codice della navigazione (marittima, interna ed aerea). Regolamenti, leggi complementari, convenzioni internazionali, Simone, Napoli, 1998, p. 774, L. 38.000.

DE LA HAZA DIAZ P., El contrato de viaje combinado. La responsabilidad de las agencias de viajes, Marcial Pons, Madrid, 1997, p. XIII-305.

L'opera affronta le problematiche derivanti dal recepimento nell'ordinamento spagnolo della dir. 13 giugno 1990 n. 90/314/CEE, concernente i viaggi, le vacanze ed i circuiti tutto compreso. L'autore, dopo aver analizzato le peculiarità del contratto di viaggio, si sofferma soprattutto su diritti e obblighi delle parti ed esamina, nell'ultima parte dell'opera, il regime di responsabilità del tour operator e dell'agenzia di viaggi.
 

GELOSA GILBERTO - MONTONE GUGLIELMO, Il documento di trasporto, Maggioli, Rimini, 1998, p. 469, L. 58.000.

Il volume tratta delle innovazioni introdotte dal d.P.R. 14 agosto 1996 n. 472, con il quale sono state abrogate le disposizioni concernenti l'obbligo di emissione della bolla di accompagnamento dei beni viaggianti, di cui al d.P.R. 6 ottobre 1978 n. 627, ed è stata prevista la sostituzione di quest'ultima con il documento di trasporto (DDT). In particolare gli autori prendono in esame le varie previsioni contenute nella nuova normativa, soffermandosi sui requisiti e indicazioni da inserire nel nuovo documento di trasporto, sul rapporto fra quest'ultimo e la bolla di accompagnamento anche in relazione alle diverse tipologie di trasporto, nonché sul sistema di fatturazione immediato e differito. Vengono successivamente individuati casi particolari di vendita del prodotto e viene data peculiare attenzione alle operazioni di vendita intracomunitaria ed extracomunitaria con riferimento anche alle operazioni con la Repubblica di San Marino. L'opera è completata da una ricca documentazione normativa e dall'indicazione della prassi ministeriale.
 

LA TORRE UMBERTO, Comando e comandante nell'esercizio della navigazione, ESI, Napoli, 1997, p. 254, L. 30.000.

Nella monografia dedicata alla complessa figura giuridica del comandante di nave o di aeromobile, che è tradizionalmente inquadrata soltanto sotto l'aspetto soggettivo, l'autore ha avvertito l'esigenza di allargare la prospettiva, anche all'aspetto oggettivo del comando: concetto questo, che viene presentato come presupposto e chiave di lettura della fattispecie comando-comandante.
La prescelta linea metodologica, senza dubbio originale e seguita con coerenza scientifica, risulta già preannunziata dallo stesso titolo della monografia e trova puntuale e motivato sviluppo negli otto capitoli in cui si articola la trattazione.
Posto il carattere funzionale del potere e contrapponendo la «indefettibilità» del comando (senza il quale sarebbe inconcepibile una nave o un aeromobile in esercizio) alla «fungibilità» del comandante (che può essere privo di un comando in atto perché non ancora conferitogli o perché non è più in grado di esercitarlo o perché ne è stato dispensato), nel primo capitolo (ÇNozione e presupposti del comando») il La Torre, mette bene in evidenza che «la nozione enucleabile dal binomio comando-comandante fa perno più sul lato oggettivo (comando) che sul lato soggettivo (comandante) della fattispecie» la quale, in effetti, non può essere costruita che sul primo referente.
Non meno puntuali sono poi i rilievi concernenti la differenza tra «preposizione» al comando e concreta «assunzione» di esso (§ 6) e il confronto fra i poteri del comandante e quelli dell'institore (art. 2203 c.c.) (§ 7).
Il secondo capitolo («Delimitazione spazio-temporale del comando») si ricollega al comando nel senso di officium, ossia nel suo valore funzionale e soprattutto nel suo attributo di indefettibilità. Da ciò si argomenta che esso è elemento integrante del concetto stesso di mezzo nautico in esercizio ed emerge nella dimensione spazio-temporale risultante dal mezzo di trasporto (luogo) durante il viaggio (tempo), che comprende anche la fase anteriore alla partenza e quella successiva all'arrivo (§ 7-11).
In piena aderenza con la linea metodologica già tracciata, che ne riceve convalida sul piano dogmatico, è strutturato e condotto il terzo capitolo («La direzione nautica», § 13-18), che si segnala per le persuasive motivazioni con cui l'autore supera l'apparente antinomia fra gli art. 295 e 298 c. nav., distinguendo la titolarità dall'esercizio del comando (§ 14-15) e chiarisce il problema della responsabilità per danni alla nave in caso di rifiutato pilotaggio (§ 16 e 17, ma specialmente 18).
Nel quarto capitolo (§ 19-28), intitolato «L'organizzazione e la disciplina di bordo», dopo che l'attenzione è stata incentrata sul governo della nave (o dell'aeromobile) e della comunità viaggiante (§ 19), si passa all'esame del regolare funzionamento e sicurezza del mezzo nautico (§ 20) con riguardo ai componenti dell'equipaggio (§ 21: interessante, qui, il confronto con l'ordinario regime lavoristico per ciò che riguarda il potere del comandante di adibire i componenti dell'equipaggio a mansioni diverse da quelle previste nel contratto di arruolamento quando lo richiedano le esigenze della na-vigazione); i successivi due paragrafi (22 e 23) vertono sulla complessa disciplina dei documenti di bordo, carte e libri di bordo, mentre una particolare attenzione è poi dedicata agli eventi straordinari (§ 24). Quanto alla disciplina di bordo, essa è esaminata sia con riguardo all'equipaggio (§ 26 e 27), sia con riguardo ai passeggeri, soggetti anch'essi all'autorità del comandante, ma in posizione meno intensa rispetto all'equipaggio.
L'autore passa poi a trattare, nel quinto capitolo, le «funzioni speciali del comandante» (§ 29-36). Previa premessa di ordine sistematico (§ 29) e dopo aver posto in rilievo con puntualità le differenze fra l'ambito marittimo e quello aeronautico, i poteri attribuiti dall'ordinamento giuridico al comandante vengono criticamente ricondotti alle funzioni vicarie di stato civile (§ 30) e di notaio (§ 34), giustificate dalla necessità ed eccezionalità con cui si verificano determinati fatti naturali quali nascite e morti durante la navigazione (§ 31) o avvenimenti come la scomparsa di persone da bordo (§ 33) o atti giuridici quali il testamento a bordo (§ 34) o il matrimonio in imminente pericolo di vita (§ 32).
Di rilievo, per la completezza della trattazione, il § 35, sui poteri del comandante come ufficiale di polizia giudiziaria con competenza «generale», «esclusiva» e «limitata» ratione loci et temporis ai reati commessi a bordo; interessante anche il riferimento ai poteri di polizia del comandante di aeromobile secondo la disciplina desumibile dalla Convenzione di Tokio dei 1963 (§ 36), sui reati ed altri atti compiuti a bordo di aeromobile.
Il sesto e più corposo capitolo (§ 37-51), «L'unità del comando e la pluralità degli interessi coinvolti nella spedizione», delinea un quadro organico ed esauriente delle tematiche relative all'argomento, che è però presentato in modo nuovo. Non si adotta, cioè, come punto di partenza, l'elencazione dei vari compiti spettanti al comandante (quale capo della spedizione, capo della comunità viaggiante, ecc.), ma, ribaltando la prospettiva tradizionale d'indagine, si assume come primo dato di rilevazione il contenuto oggettivo del comando (officium) nelle sue varie componenti per dedurne, di riflesso, i poteri e le funzioni del comandante (titolare dell'officium).
Esso è suddiviso in due sezioni entrambe imperniate sul ruolo dominante del comandante, centro di imputazione di tutti gli interessi in gioco (§ 37). La sez. I su «La gestione commerciale della nave (o dell'aeromobile) e del carico» prende in considerazione la pluralità di interessi coinvolti nella vicenda nautica ed inerenti: a) al rapporto fra proprietà ed esercizio (§ 39) e fra armatore (o esercente) e comandante (§ 41); b) alla rappresentanza dell'armatore (o dell'esercente) ed al correlato problema della cosiddetta impresa di navigazione (§ 40). L'autore sottolinea che il comandante, oltre a rappresentare l'armatore, esercita i poteri spettantigli per legge nei confronti di tutti gli interessati alla nave e al carico (§ 43) e quindi come ausiliario del noleggiatore-vettore ha il potere di rilasciare la polizza di carico (§ 44) o gli ordini di consegna (§ 45).
La sez. II è dedicata ai provvedimenti che il comandante può prendere per la sopravvivenza delle persone a bordo e la salvezza della spedizione (§ 48 e 49), specie nell'ipotesi in cui sia necessario compiere un atto di avaria (§ 50); mentre «più delicato è il problema circa la possibilità di estendere alla navigazione aerea la disciplina che, nel settore marittimo, regola i provvedimenti del comandante per la salvezza della spedizione e, in particolare, per l'avaria comune» (§ 51).
Quanto alla tutela di valori esterni alla spedizione, essa è presa in esame nel successivo settimo capitolo dal titolo «Il comando e la (occasionale) tutela di interessi estranei alla spedizione», incentrato sul dovere di soccorso (§ 52) e sull'istituto dell'assistenza e salvataggio nella navigazione marittima (§ 53) e nella navigazione aerea (§ 54), mentre alla nuova disciplina internazionale del soccorso in acqua (contenuta nella Convenzione di Londra del 1989) è dedicato il § 55.
Nell'ottavo e conclusivo capitolo (§ 56-59), «La figura giuridica del comandante», si traggono le fila per ricostruirne la figura giuridica, che più d'ogni altra risente della difficoltà di conciliare il dato della realtà, che è «molteplice», con l'individuazione del concetto che deve essere «uno». E di ciò è conferma la rassegna dei vari tentativi di definizione, che oscillano dal polo «analitico» a quello «sintetico», non senza scettiche posizioni di rinunzia (§ 56 e 57). Nel paragrafo conclusivo (§ 59: «Dal concetto oggettivo di "comando" alla figura unitaria di "comandante"») l'autore, riassumendo i punti nodali dell'indagine e collegandoli in logica sequenza, ne deduce che l'unità della figura non sia recuperabile per altra via se non per quella dell'officium, oggettivamente considerato: il comandante, quale titolare, non può che rispecchiare nella sua posizione soggettiva tutto e intero il contenuto dell'officium.
Conseguenziale il rilievo finale, che pone in luce i caratteri di «personalità» «unicità» e «monocraticità» che contraddistinguono la figura del comandante (§ 59).
ALESSANDRO ZANELLI
 

NOTARSTEFANO COSIMO, Protection juridique des touristes et intégration européenne. Bilan et perspectives, Cacucci, Bari, 1997, p. 247, L. 35.000.

L'attuazione della dir. 13 giugno 1990 n. 90/314/CEE da parte degli Stati comunitari ha determinato una profonda modificazione degli ordinamenti nazionali per quanto attiene alla tutela del turista. Analizzando l'evoluzione della normativa comunitaria diretta alla creazione di uno spazio turistico europeo, la prima parte dell'opera è incentrata sull'individuazione del ruolo del turismo come fattore privilegiato del processo di integrazione europea: vengono identificati i fondamenti della politica comunitaria in tema di turismo, con specifico riferimento alla dec. 92/421/CEE concernente il piano delle azioni comunitarie in materia, e sono tracciate le linee evolutive della politica comunitaria nel settore della tutela dei consumatori, con particolare attenzione al secondo piano triennale della Commissione 1993-1995. Nella seconda parte del volume viene delineato il quadro degli strumenti giuridici di tutela del turista europeo: sono presi in esame, oltre alla dir. 90/314/CEE, il reg. 4 febbraio 1991 n. 91/295/CEE e gli orientamenti giurisprudenziali espressi dalla Corte di giustizia in relazione alla posizione giuridica del turista-consumatore. Nell'ultima parte dell'opera l'autore offre un bilancio delle misure di protezione del turista adottate nei singoli Stati membri e compie una valutazione delle prospettive di sviluppo della politica comunitaria in materia di turismo organizzato.
 

REINOTTI PIER VALERIO, Sicurezza della navigazione (delitti contro la), in Dig. pen. XIII/1997, 287.

SILINGARDI GABRIELE, Il regime di responsabilità dell'operatore di trasporto multimodale, in Riv. giur. circ. 1997, 745.

Definita la configurazione giuridica del contratto di trasporto multimodale, l'autore si sofferma sulla figura dell'operatore del trasporto multimodale, individua le fonti normative applicabili all'istituto ed approfondisce l'analisi del regime di responsabilità.