Diritto dei trasporti
2000
III
pag. 812

LEILA D'IPPOLITO
Quando si dice: navigare sulla cresta dell' ... Honda


Volete raggiungere le nostre isole? Partite con la vostra auto! No, non vi diamo notizie in esclusiva sulla costruzione del tanto discusso ponte di Messina, né di collegamenti miracolosi con le altre isole. Sembra però che convenga portarsi dietro un mezzo di trasporto (sì, quasi fosse un beauty-case o l'ultimo giallo da leggere in viaggio!) per essere certi di potersi imbarcare su di un traghetto.

Questo è ciò che vi suggeriamo di fare a seguito di una disavventura occorsa ad un cliente della Sardinia Ferries, segnalata all'ISDIT e confermata dalla stessa compagnia di navigazione. 

Nel mese di aprile 2000 il signore in questione richiedeva alla biglietteria di Golfo Aranci due biglietti passeggeri per il traghetto Sardinia Express in partenza per Civitavecchia. Dal terminale risultava che i posti erano esauriti. Non potendo differire il viaggio e forte di un'esperienza simile già vissuta, richiedeva di acquistare due biglietti passeggeri e un biglietto per una fantomatica motocicletta.

A questo punto, sorpresa delle sorprese: i posti miracolosamente si trovavano!

Come spiegare ciò che è accaduto al nostro amico viaggiatore?

Se è pur vero che il Registro navale italiano stabilisce un limite inderogabile relativamente alla capacità recettiva delle navi, è vero anche che non prevede privilegi per passeggeri con mezzi di trasporto al seguito. Quindi l'atteggiamento adottato dalla compagnia in questione sembrerebbe essere di pura e semplice esigenza commerciale.

A questo punto però ci si può legittimamente domandare se tale scelta commerciale non contrasti con i principi di parità di trattamento previsti dal nostro ordinamento.

Pur ravvisando nell'ipotesi in questione un tipo di servizio non in concessione, possiamo chiederci se possa essere estesa ad esso (come ritenuto da certa dottrina) la normativa prevista per i servizi pubblici di linea in concessione, in particolare l'art. 1679 c.c., il quale stabilisce che «coloro che per concessione amministrativa esercitano servizi di linea per il trasporto di persone o cose sono obbligati ad accettare le richieste di trasporto» e che «i trasporti devono eseguirsi secondo l'ordine delle richieste».

Qualora ritenessimo possibile estendere la suddetta norma al nostro caso, apparirebbe indubbiamente illegittimo (oltre che iniquo) l'atteggiamento tenuto dalla compagnia di navigazione in questione. Applicare un criterio di scelta delle richieste in base al vantaggio commerciale che ne potrebbe conseguire non sembra essere il criterio di maggior tutela dell'utente. 

Comunque, per evitare spiacevoli inconvenienti, vi suggeriamo, in vista di un prossimo viaggio sui traghetti della Sardinia Ferries, di premunirvi di un mezzo di trasporto (macchina o moto, a voi la scelta). Il nostro amico, probabilmente più sportivo, ha preferito la moto, così da «navigare sulla cresta dell'Honda»!

LEILA D'IPPOLITO



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