Diritto dei trasporti
2000
III
pag. 811


CRISTINA DE MARZI
In treno senza biglietto: un occasione per fare un po'...di moto!


  L'attenzione che solitamente pone la redazione di questa rivista alle avventure - disavventure che costellano il mondo dei trasporti non può non essere attratta anche da piccoli ma spiacevoli disguidi, come quello denunciato dall'autore di un trafiletto apparso su un quotidiano del 13 luglio scorso trovatosi nella sgradevole situazione di dover convincere il bigliettaio del treno, sul quale è salito sprovvisto di biglietto, della propria totale buona fede ed assoluta innocenza nonostante le apparenze!   

  Costretto da un improvviso impegno di lavoro, l'autore del trafiletto in questione decide di lasciare le spiagge di Capalbio e di partire con il primo treno per Roma, ma recatosi alla stazione trova la biglietteria chiusa in quanto la stazione è stata automatizzata. Gli indicano allora una tabaccheria non troppo lontana dove si possono acquistare i biglietti ferroviari. Anche questa è chiusa ed aprirà soltanto dopo la partenza del treno. "Acquisterò il biglietto in treno!" pensa il nostro ex-vacanziere.

  Salito sul treno cerca in primo luogo una comoda sistemazione, almeno per l'ingombrante bagaglio: in ciò è colto dal bigliettaio. Inizia a questo  punto una affannosa spiegazione delle difficoltà incontrate nell'acquisto del biglietto alla stazione di Capalbio. Il bigliettaio, che non sembra affatto persuaso delle buone intenzioni del passeggero, gli concede di non pagare la multa ma non transige sul diritto di esazione! Gli applica cioè una maggiorazione sul costo del biglietto, che in realtà non ci sembrerebbe dovuta nel caso esaminato. Infatti alla regola del diritto di esazione per quanti facciano il biglietto in treno sono previste delle eccezioni, fra le quali proprio l'ipotesi verificatasi nella vicenda narrata.  Le condizioni generali di contratto applicate dalle Ferrovie (art.10) prevedono che il diritto di esazione in treno non sia dovuto dai "viaggiatori in partenza da case cantoniere, fermate impresenziate o da stazioni disabilitate purché provvedano ad avvisare il personale di controlleria". 

  Alla luce dell'accaduto, ci sembra allora di capire che la norma in questione  debba essere riletta nel seguente modo. Una volta saliti sul treno, ovviamente solo nel caso in cui vi troviate nella situazione suddetta, potete a vostra scelta posare i bagagli in terra per evitare che intralcino alla folle corsa che state per intraprendere o portarli con noi; quindi vi consigliamo di calzare un bel paio di scarpe comode, e non appena il treno accenni ad un minimo movimento, lanciatevi alla ricerca del bigliettaio cercando di evitare che sia lui a trovarvi per primi! Un po' faticoso forse, ma quale migliore occasione per fare un po' di moto?



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