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CRISTINA
DE MARZI
Il treno passa ...
quando
meno te lo aspetti
Quale può essere l'incubo più
ricorrente nei sogni del
povero pendolare, se non quello di perdere il treno? Eh no, mio caro
pendolare!
Un altro incubo inizierà ad affaticare le tue notti
.
Tranquillo, puntuale e sereno come non accade mai nella vita reale, arrivi alla stazione. Compiacendoti dalla tua insolita puntualità, aspetti trionfante che giunga il treno in partenza. Ma anche questa volta non ce la farai. Il treno, più furbo di quanto pensassi, ti ha raggirato nuovamente: è partito con venti minuti di anticipo! Credete che sia tutto frutto di un'immaginazione contorta? E invece (come riferito dalla stampa) è quanto accaduto nell'aprile 2000 a un utente che, recatosi in perfetto orario alla stazione di Cassino per prendere il treno delle 12.30 per Roma, ha appreso che da qualche giorno quel treno passa con venti minuti di anticipo sull'orario ufficiale delle Ferrovie dello Stato e che alcuni treni del servizio ferroviario metropolitano e regionale del Lazio sono stati addirittura soppressi. L'impiegato allo sportello della stazione di Cassino, avvezzo ad affrontare inferociti aspiranti passeggeri, ha spiegato che si tratta di una soluzione presa dalle Ferrovie dello Stato per soddisfare le richieste di alcuni pendolari della tratta in questione. Volendo confortare lo sventurato di turno, gli ha consegnato un foglio con i nuovi orari, e sempre gratuitamente, ha aggiunto al dono un secondo elenco di orari correttivo del primo. La vicenda ci ha indotti a riflettere sugli strumenti che possa avere un utente qualsiasi per prevenire ed evitare tali spiacevoli situazioni. Chi vi scrive, supponendo di voler viaggiare sulla tratta in questione e di voler fare una rapida e veloce ricerca su un ipotetico treno di ritorno da Cassino, si è rivolta ad un'agenzia che, sfruttando i potenti mezzi telematici, le ha suggerito di prendere il treno che parte da Cassino alle 12.30! Alla mia richiesta di verificare meglio se il treno non fosse stato per caso anticipato alle 12.10, la perplessa operatrice mi ha spiegato che quel treno sarebbe partito con i venti minuti di anticipo soltanto con l'entrata in vigore dell'orario estivo. In effetti, quando mi sono rivolta all'agenzia era il 27 maggio; l'orario estivo sarebbe entrato in vigore il giorno dopo (a quanto riferitomi dal servizio «FS informa»): che necessità c'era di aggiornarlo? Le condizioni generali di trasporto di persone applicate
dalle Ferrovie
prevedono che quando si verifichino ipotesi di interruzioni del
servizio
ferroviario, ritardi o soppressioni di treni gli utenti siano avvisati
«nei limiti del possibile» (art. 11). Nulla per
quanto riguardi
eventuali anticipi! Del resto, seppure l'anticipo come disfunzione del
servizio fosse stato espressamente previsto, probabilmente i volantini
distribuiti presso la stazione di Cassino potrebbero essere ritenuti un
sufficiente avviso al pubblico.
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